2024 - 2025
COMMISSIONE FAIRPLAY
Presidente:Roberta ZANONI.Componenti: Roberto CASNATI, Mauro CONSONNI,
Fabio GATTI SILO, Gianluca GIUSSANI, Fabrizio PUGLIA e Luciano SANAVIO
Mission: il Fair Play
Lo sport si basa sul confronto fra persone per stabilire chi sia il
più bravo. Tale confronto avviene applicando regole condivise e
accettate da tutti i contendenti. Il rispetto delle regole è dunque un
requisito fondante, senza il quale non esiste lo sport, non si può
praticare nessun gioco. Ne discende che praticare sport presuppone una
attitudine morale che rinvia ad una etica fondamentale: i concorrenti
stabiliscono di “giocare” secondo regole codificate e al fine di
stabilire semplicemente chi prevalga, in un incontro aperto, leale,
fondato sul rispetto della propria persona e dell’avversario.
Il fair play riguarda tutti, dagli atleti, a tutte le componenti del
mondo che li circonda (dirigenti, tecnici, medici e figure connesse,
ufficiali di gara, spettatori, genitori). Nessuno dovrebbe neanche
pensare di cercare sotterfugi o atti di disonestà per prevalere o per
far prevalere qualcuno a danno dell’avversario.
Il Fair Play è l’anima dello sport. È l’elemento che fa di una gara
una bella gara, che non suscita animosità, che trasmette senso di
libertà e bellezza del gioco. È la regola non scritta, ma scolpita nelle
coscienze, che dà umanità allo sport.
Vivere secondo Fair Play costituisce una componente essenziale del
panathletismo.
Lo è a tal punto che il Panathlon International non
soltanto si era già impegnato nello Statuto di Venezia a diffondere la
concezione dello sport così ispirata, ma ha anche fatto propria, la
"carta del fair play" elaborata dal Club di Losanna ed accettata
dall'Associazione Svizzera dello Sport, moltiplicandone l'eco grazie
alla diffusione tra i suoi soci.
Le espressioni dell'impegno dei Club
in questo campo sono diverse e sono rapidamente cresciute negli ultimi
anni, in replica agli episodi di violenza e di corruzione accaduti sui
campi di gara e nelle tribune.