Etica nello sport e Fair Play: il Panathlon di Como in prima linea

(di Maurizio Monego, già vicepresidente del Panathlon International e del Comitato Internazionale Fair Play)

Il Fair play è l’anima dello sport ed è anche un “modo di vivere, espressione di libertà responsabile, di libertà dovuta, di rispetto della dignità di noi stessi e del nostro avversario”, come ricorda Antonio Spallino nell’introduzione del volume che il Panathlon International ha pubblicato in collaborazione con il Comitato Internazionale per il Fair Play. 

Il PC Como da sempre è impegnato nella diffusione e nella promozione dell’etica nello sport ha visto la nascita, nel 2008 di un progetto presentato dall’Assessorato provinciale allo sport e dal Panathlon Club Como, che ha per titolo “Etica per la vita”, ed è sicuramente un fiore all'occhiello per il club. Le 14 società sportive e gli 8 Istituti scolastici che parteciparono alla prima fase del progetto, sono stati pionieri nel dimostrare l’importanza dell’etica e del fair play come valori indispensabili per creare una società più giusta e rispettosa delle persone, come della legalità, della giustizia e della verità. Da sempre il Panathlon Club Como opera con costanza e continuità nelle scuole e fra le società sportive per trasmettere questi messaggi. I frutti del lavoro di anni e di monitoraggio continuo della realtà sportiva e delle agenzie educative del territorio, sono stati molteplici. 

Riconoscimenti a parte, che sono stati anche di livello internazionale, ciò che conta è la crescita di una coscienza della dirigenza sportiva, delle istituzioni – la scuola in primo piano – delle famiglie dei tanti ragazzi che si dedicano allo sport, agonistico e non, che etica e fair play sono elementi indispensabili per la formazione dei giovani.

Ogni attività che vada nel segno di enfatizzare le buone pratiche e le persone meritevoli per comportamenti ispirati a questi valori sono accolti dal Panathlon con compiacimento. 

Quando nel 1994 i Governatori italiani del Panathlon diedero vita al Comitato Nazionale Italiano per il Fair Play, si proponevano proprio queste finalità. Lo fecero rispondendo alle attese del Comitato Internazionale per il Fair Play – nato nel 1963 per iniziativa di UNESCO e di AIPS (Association Internationale de la Presse Sportive) e di cui il Panathlon International è membro permanente dal 1978 – e per moltiplicare gli interventi a favore del Fair play. 

Il Panathlon dal 1991 ha saputo cambiare marcia, impegnarsi più incisivamente nella società, grazie alla diffusione territoriale, specialmente in Italia, ma anche in tutti i Paesi e i continenti in cui è presente. 

I club fanno la loro parte, preziosa in quanto capillare. Non è un caso che molti dei premiati in campo internazionale con i massimi riconoscimenti del CIFP, siano individuati fra le candidature che i Club e i Distretti nazionali del Panathlon International propongono.

L’attività educativa che il Panathlon Como svolge è pienamente inserita in questo tipo di impostazione, tant’è vero che ogni anno assegna nella Giornata Internazionale del Panathlon per il Fair Play i premi nelle tre categorie canoniche: gesto, promozione, carriera. 

Ha ben chiaro che i premi costituiscono il momento di giusta enfatizzazione dei comportamenti da additare ad esempio, ma è altrettanto consapevole che dietro al momento celebrativo ci dev’essere un lavoro di monitoraggio, di educazione e di promozione, intenso e diffuso. Al quale certamente non si sottrae.